Cosa è che rende la cucina italiana la migliore cucina del
mondo?
Probabilmente gli ingredienti, la tradizione che abbiamo nel rispettarli e l’amore che proviamo per essi.
Probabilmente gli ingredienti, la tradizione che abbiamo nel rispettarli e l’amore che proviamo per essi.
Ci è bastato mettere insieme acqua, farina, pomodoro e
mozzarella per inventare la pizza e cambiare il mondo. Siamo quella nazione
dove puoi vedere che delle persone dopo una giornata di lavoro attendono in
fila il pane caldo.
Prendiamo il cibo che più di tutti è stato etichettato come
cibo non raffinato o addirittura dannoso: l’hamburger.
Ormai in Italia la moda del famoso panino americano è
esplosa, ma non ci siamo fermati a una semplice riproduzione. I locali dove gli
hamburger sono riletti in chiave nostrana sono ampiamente diffusi e un “semplice”
panino con manzo e contorni si trasforma diventando delizioso.
E’ la nostra cultura ciò che rende i nostri piatti migliori.
E’ il nostro modo di concepire il cibo che riesce a dare un carattere alla
prepazione.
A Catania c’è Fud, che come nome ha scelto, non a caso
bottega.
L’idea è geniale nella sua semplicità. Solo prodotti di ottima
qualità dove la tracciabilità non è frutto di chissà quale percorso fra ditte,
fornitori e stabilimenti di produzione. I prodotti sono artigianali (compresa
la cola), la carne di derivazione locale, ortaggi da colture bio. Non stiamo
parlando solo di etichetta “bio”. Addentando un hamburger (pizza o focaccia) si
sente una qualità che in molti locali – senza spendere uno sproposito –
difficilmente si può trovare.
Forse all’inizio era un esperimento, ma dopo un anno di
attività si può già parlare di certezza.
Lo so, sembra una
marchetta, ma dire il contrario non sarebbe la verità.
Prima di scrivere questo post ho deciso di tornarci per
scrivere con un ricordo più vivido e con la scusa…
Il menù era così composto: Patate cotte a vapore e poi
fritte. Una porzione accompagnata da cipolla stufata l’altra con formaggio ragusano
e guanciale di suino nero dei nebrodi.
Il panino era carne di manzo siciliano, insalata, pomodoro, provola delle Madonie, uovo fritto, ketchup e maionese bio in pane soffice con semi di sesamo.
Il panino era carne di manzo siciliano, insalata, pomodoro, provola delle Madonie, uovo fritto, ketchup e maionese bio in pane soffice con semi di sesamo.
Il pane? La sintesi perfetta fra fragranza e sofficità.
Cheesecake, ottimo livello. L’accompagnamento con marmellata
di pesca al posto dei “classici” topping l’ho trovata coerente e azzeccata.
Dare la possibilità di scegliere il gusto della marmellata può essere un’idea.
Una bottega così è la sintesi perfetta di quella che è la
cultura del cibo che ci tramandiamo. La vera forza della cucina italiana non
sono le ricette, queste cambiano si plasmano sulle nostre abitudini e soprattutto
gusti. Chiudersi a riccio dietro quella che è la nostra storia è un errore. Il
segreto è quello di incontrarsi con le altre culture non scontrarsi.
Un hamburger così è siciliano quanto la pasta con le sarde e
se le nostre nonne non saranno d’accordo consolatele dicendogli che la loro
parmigiana resterà la migliore nei secoli dei secoli.
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